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I contratti

Quanti sono i contratti nel codice civile?

Tanti, ma spesso non conosciamo la differenza tra l'uno e l'altro. 

Locazione e affitto non sono sinonimi. Con l'imbianchino dobbiamo fare un appalto o un contratto d'opera? Tutti noi abbiamo stipulato tantissimi contratti di somministrazione, ma di cosa si tratta?  

E poi quanti hanno scorso con disappunto il codice civile per scoprire che del leasing dell'auto che avevano contratto non c'era traccia? E del  factoring che è stato proposto per creare liquidità nella vita professionale? Nulla nemmeno di questo contratto, come del franchising, del merchandising, dell'engeenering ... 

Già,  il codice civile prevede, all'art. 1322, 1° comma,  che “le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge”. L’art. 1322, 2° comma, poi, precisa che “le parti possono   anche concludere contratti che non appartengono ai tipi aventi una disciplina particolare, purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico”.

Dunque, secondo tale norma, da un lato vi sono i contratti appartenenti “ai tipi aventi una disciplina particolare”, cioè i contratti tipici, ai quali, tuttavia, le parti possono apporre clausole che meglio di attagliano ai loro interessi e, dall'altro, vi sono i contratti che non hanno una disciplina nel codice civile, cioè i contratti atipici.

La vita è complessa, presenta tante diverse necessità. Ecco perché l'universo giuridico è altrettanto complesso e plasmabile: bisogna capire cosa serve realmente, costruire bene il contratto adatto, quando possibile, comprendere cosa l'altro contraente ci propone, quando dall'altra parte abbiamo un soggetto che ci propone un contratto che contiene clausole generali non modificabili. 

Proponiamo questo tipo di assistenza in fase preventiva, di costruzione del contratto ed in fase "patologica", quando non vorremmo litigare, ma siamo costretti a farlo.